LA RIVOLUZIONE DEI CONSUMATORI
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LA RIVOLUZIONE DEI CONSUMATORI
LA RIVOLUZIONE DEI CONSUMATORI
Probabilmente verrà menzionata con questo nome nei libri di storia, “la rivoluzione dei consumatori”, quello che rischia di diventare il moto rivoluzionario del Terzo millennio. I dati dell'Istat, ma basterebbe solamente andare al supermercato a fare la spesa, sono drammatici ed inequivocabili: nel mese di maggio i prezzi al consumo sono cresciuti del 3,6% (3,3% ad aprile) su base annua, il rincaro più consistente dal 1996. I numeri forniti dall’Istituto Nazionale di Statistica ci dicono però che, se si valuta la spesa per beni primari come latte, pane e pasta il rincaro è stato del 5,4%, che a nostro modesto parere è ancora una stima presa per difetto.
Per quanto riguarda i carburanti poi, non sarebbe neanche il caso di rigirare il coltello nella piaga (benzina e gasolio a 1,55 euro al litro), perché il trend speculativo delle borse mondiali è in continua ed inarrestabile ascesa. Una pioggia di rincari che rischia di far precipitare sotto la soglia di povertà milioni di italiani una volta benestanti. Di chi è la colpa di questo scenario apocalittico? Tutto è cominciato –se si esclude l’avvento del capitalismo neoliberista in epoca reaganiana- con l’introduzione dell’euro nella vecchia Europa nel 2002; prezzi al consumo immediatamente raddoppiati (vi ricordate quanto costava poco rispetto ad ora un caffè o un litro di benzina?) e polarizzazione delle ricchezze, soprattutto quelle frutto di rendita e speculazione, in poche mani, quelle senza scrupoli degli imprenditori, dei banchieri europei e della BCE.
Una truffa colossale mascherata dalla “inevitabile” corsa alla concorrenza internazionale e alla “necessaria” introduzione di una moneta forte che potesse contrastare il dollaro e la moneta Cinese. Apriamo gli occhi di fronte ad un furto di proporzioni gigantesche.
13 giugno 2008
di domenico camodeca
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Probabilmente verrà menzionata con questo nome nei libri di storia, “la rivoluzione dei consumatori”, quello che rischia di diventare il moto rivoluzionario del Terzo millennio. I dati dell'Istat, ma basterebbe solamente andare al supermercato a fare la spesa, sono drammatici ed inequivocabili: nel mese di maggio i prezzi al consumo sono cresciuti del 3,6% (3,3% ad aprile) su base annua, il rincaro più consistente dal 1996. I numeri forniti dall’Istituto Nazionale di Statistica ci dicono però che, se si valuta la spesa per beni primari come latte, pane e pasta il rincaro è stato del 5,4%, che a nostro modesto parere è ancora una stima presa per difetto.
Per quanto riguarda i carburanti poi, non sarebbe neanche il caso di rigirare il coltello nella piaga (benzina e gasolio a 1,55 euro al litro), perché il trend speculativo delle borse mondiali è in continua ed inarrestabile ascesa. Una pioggia di rincari che rischia di far precipitare sotto la soglia di povertà milioni di italiani una volta benestanti. Di chi è la colpa di questo scenario apocalittico? Tutto è cominciato –se si esclude l’avvento del capitalismo neoliberista in epoca reaganiana- con l’introduzione dell’euro nella vecchia Europa nel 2002; prezzi al consumo immediatamente raddoppiati (vi ricordate quanto costava poco rispetto ad ora un caffè o un litro di benzina?) e polarizzazione delle ricchezze, soprattutto quelle frutto di rendita e speculazione, in poche mani, quelle senza scrupoli degli imprenditori, dei banchieri europei e della BCE.
Una truffa colossale mascherata dalla “inevitabile” corsa alla concorrenza internazionale e alla “necessaria” introduzione di una moneta forte che potesse contrastare il dollaro e la moneta Cinese. Apriamo gli occhi di fronte ad un furto di proporzioni gigantesche.
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di domenico camodeca
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